Al cinema con MEm – Avventura

Oggi son proprio contenta di parlarvi di film avventurosi! Non sono una critica cinematografica, e questo forse l’avrete capito dal mio modo di raccontarvi i film, ma mi piace pensare che avventura non sia solo Indiana Jones, ma tutto ciò che ha a che fare con le “cose che accadranno”, come ci ricorda l’etimologia stessa della parola.

Tra i film d’avventura che vi voglio proporre ho scelto tre per me imprescindibili. Tre film che hanno fatto la mia storia di adolescente prima, mamma poi e infine insegnante.

Sono quei film che propongo anche in classe, due in particolare. Vado in un climax profondo, partendo da quello che mi diverte sempre per arrivare a quello che mi lascia nel cuore per giorni e giorni uno sguardo diverso e più vero.

I GOONIES

 

Durata: 114′

Target: dagli 11 anni

Adoro questo film del 1985 perchè è l’emblema dell’avventura, ma anche dell’avventura umana. Un melting pot riuscitissimo in cui non è possibile non identificarsi.

Di cosa parla?

Le famiglie che abitano a Goon Docks stanno per essere sfrattate per poter radere al suolo il quartiere e costruire al posto delle loro case un campo da golf. Ma ecco che una scoperta fortuita in cui un gruppo di adolescenti del luogo crede spassionatamente riaccende la speranza: c’è una possibilità! L’euforia diventa competizione quando si scopre che, sulla loro strada, c’è anche la banda Fratelli, appena evasa di prigione. Il finale? Non spoilero niente, ma sicuramente vi farà scappare un sorriso.

Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?

 

E’ un film sfacciatamente dalla parte dei ragazzi! Che non possono non sentirsi valorizzati in quanto veri protagonisti. Non c’è un personaggio che non sia emblematico: c’è l’imbranato, il simpatico, il figo di turno, gli innamorati e quelli che si innamoreranno, il sapiente e l’improvvisatore,… ragazzi (e ragazze) che vivono la vita davvero da adolescenti, in tutte le loro sfaccettature. Non c’è la storia d’amore da film, c’è una scoperta dell’affetto e della sessualità adeguata all’età; non c’è l’avventura con strumentazioni stratosferiche, ma una bicicletta anche un po’ scassa, come tanti dei nostri figli hanno. E’ realistico in ogni aspetto.

E poi c’è il tema del sogno che si contrappone al mondo adulto: per risolvere il problema infatti possiamo scegliere se identificarci nel padre di Mickey che passa le notti a scartabellare carte alla ricerca della falla burocratica o nei Goonies che partono un po’ forse sprovveduti ma forti della loro amicizia. Amicizia che abbraccia, accoglie, corregge, ma soprattutto valorizza. Ognuno porta a servizio degli amici le sue capacità: chi inventando marchingegni, chi suonando il pianoforte, chi traducendo dalla sua lingua madre.

Tutti hanno qualcosa da imparare. In primis gli adulti che, investiti in pieno dalla carica vitale dei loro figli, oltre a recuperare un rapporto bello con loro si ricordano anche che credere in un sogno è un gran bel motore!

PS. Ci sono alcuni riferimenti alla sessualità, ma niente che un ragazzino adolescente non possa sentire o vedere. Lo dico, prima che qualcuno basi il giudizio di tutto il film su queste due scene. Niente di osceno, niente di volgare, ma ci sono. A noi l’abilità di concentrare l’attenzione su tutto il resto, che è bellezza!

PPS. Sì, non possiamo non notare le ambientazioni all’Indiana Jones, del resto produttore e soggettista è Steven Spielberg insieme a Chris Columbus di Mamma ho perso l’aereo!


Il secondo film di cui vi voglio parlare è invece un film del 2007 e ci parla di ricerca di sè.

INTO THE WILD

 

Durata: 148′

Target: da 16 anni

Film sempre apprezzato dai miei alunni e dalle mie alunne, chi per l’avventura narrata, chi perchè Emile Hirsch è sempre un bel vedere…

Di cosa parla?

Il film, tratto dal libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme, ci racconta la storia vera di Christopher McCandless, giovane ribelle che tenta di fuggire dalla realtà. Realtà che come bussa nuovamente alla porta con una serie di incontri e relazioni che cambieranno la vita di Chris.

Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?

Se volete partire soft, iniziate a guardare la bellezza della natura che padroneggia in questo film e da lì possiamo ringraziare per questo creato che ci è stato affidato.

Ma poi si entra subito nel vivo: tutti gli incontri di Chris, e la storia di Chris stesso, porta dentro un dramma. Nessuno di noi ha una vita facile, tutti hanno sulle spalle qualcosa che li ha segnati. Eppure… eppure siamo ricchi della nostra esperienza, che sicuramente ci ha in-segnato e che possiamo portare come testimonianza e fonte di speranza per chi ci incontra.

Ultimo nodo su cui io faccio spesso riflettere i ragazzi è il giudizio. Il giudizio come pietra o il giudizio come abbraccio. Sguardo che etichetta o braccia che accolgono. Certezza definitiva o possibile cambiamento.

Mi permetto di segnalarvi due frasi che mi colpiscono sempre:

La libertà e la bellezza sono cose troppo importanti per lasciarsele sfuggire…

La felicità non esiste, se non è condivisa… Ho avuto una vita felice, ringrazio Dio

PS. La ribellione non è necessariamente negativa. Il giudizio non è necessariamente negativo. L’adolescenza non è necessariamente assurda. La ricerca di sè può venir fuori in tanti modi.


Ultimo film… per me il MAI PIU’ SENZA in ogni famiglia, scuola, associazione educativa, circolo ricreativo. Chi non l’ha visto può sempre fare pubblica ammenda e correre ai ripari!!! Siamo sempre nel secolo scorso… ma cosa ci possiamo fare?  Un film del 1999, ambientato negli anni ’50 dove famiglia, amici e scuola formano un mix esplosivo… in tutti i sensi!

CIELO D’OTTOBRE

Durata: 108′

Target: da 11 anni

Perchè ve ne voglio parlare? Perchè è il film dello sguardo al cielo. Ecco perchè ho scelto anche questa immagine che sicuramente non è la più bella tra quelle che potevo postare, ma è quella che mostra l’incredulità, lo stupore, la gioia,… tutto ciò che permea questo film, fino alla commozione.

Di cosa parla?

Siamo nell’ottobre 1957 (avete presente le gonne a ruota, la giacca in pelle e la brillantina? Tranquilli, c’è tutto!) in una cittadina mineraria del West Virginia, Coalwood; occhi al cielo per il passaggio dello Sputnik, tra incredulità, meraviglia, stupore e paura. Un destino segnato, quello di chi nasce a Coalwood, e una speranza che si accende in Homer e che contagerà i suoi amici ma soprattutto la sua professoressa, una donna che crede nei giovani. Nonostante le difficoltà incontrate in famiglia e i vari insuccessi Homer diventa uomo e fa la storia.

Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?

Anche in questo film il sogno, il desiderio la fanno da padrona!

Di buono da discutere ci sono un sacco di cose:

  • tutti abbiamo un padre con cui abbiamo dovuto fare i conti. E la sua approvazione è segna-passo fondamentale nella nostra realizzazione
  • tutti abbiamo un sogno che vorremmo realizzare. E se la visione può essere semplicistica (basta crederci e si superano tutti gli ostacoli) io direi invece di concentrare la nostra attenzione sul fatto che questa è una storia, la storia vissuta da alcuni ragazzi. Una storia vera, di successo, che ha implicato lacrime e stridore di denti… Cioè, non è tutto semplice, anche se è ciò che ci rimarrà in testa…
  • l’importanza di uno sguardo di stima dell’adulto (l’insegnante miss Riley) per la formazione della personalità del ragazzo e per l’identificazione consapevole di un proprio cammino personale.
  • lo sguardo dell’adulto che di cui tutti vorremmo essere oggetto di attenzione: quello sguardo valorizzante e incoraggiante.

PS. Una strepitosa Laura Dern e le atmosfere che lasceranno inesorabilmente il segno!

 

Non vi rubo altro tempo: vi ho aperto con questi tre film il mio cuore di prof che spera sempre di dare ai suoi studenti una chiave di lettura della vita piena di speranza perchè forte di una Presenza che ci permette di leggere i fatti della nostra storia con una positività reale.

 

Per chi volesse acquistare questi film (o i relativi libri) e nel contempo aiutare Mogli e Mamme per Vocazione, vi lasciamo i link su cui cliccare: