Al cinema con MEm – Drammatico

Eccoci con il secondo appuntamento della rubrica “Al cinema con mem”.

 

Questa volta i film che abbiamo scelto sono profondi, provocatori e mostrano in alcuni casi storie reali che sicuramente non vengono proposte più di tanto né a scuola né nei palinsesti televisivi.

Si tratta di film drammatici, che parlano di guerra, di resistenza ai totalitarismi e di emarginazione.

Parto da uno di quei film che nella mia cineteca scolastica non mancano mai.

WINDTALKERS

 

 

Durata: 133′

Target: da 11 anni

Adoro questo film del 2002 perché non è il solito film sulla seconda guerra mondiale.

Di cosa parla?

1944. Seconda Guerra Mondiale. Fronte Pacifico. Il film ci racconta la vittoria nella battaglia di Saipan, dove i “windtalkers”, ovvero gli indiani Navajo, risultato fondamentali per la riuscita dell’impresa. Nicholas Cage, un soldato americano, crescerà nell’amicizia con un volontario navajo che ha il compito di proteggere in missione. Sono le dinamiche relazionali quelle che fanno di questo film un capolavoro.

Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?

Innanzitutto traspare la sensibilità cattolica del regista, per cui mi sento di suggerire una riflessione sul senso di colpa, sul rimorso, sull’etica del sacrificio e sulla dialettica uguale/diverso. Ma ancora di più parlerei del valore dell’amicizia e della riscoperta della fede. Credo che inoltre sia importante, partendo da questo film, parlare della comunicazione e della incomunicabilità, non tanto per preservare un codice quanto per far capire ai nostri figli quanto sia importante conoscere le parole giuste per comunicare, per farsi capire.

Quando manca il dialogo, a parlare sono le armi. E qui, direi che ci si apre un mondo su Giovanni Paolo II e su tutto il dialogo che lui ha avuto con i grandi della terra.


Il secondo film di cui vi voglio parlare è invece un film del 2005 e ci parla di resistenza ai totalitarismi.

LA ROSA BIANCA – Sophie Scholl

 

Durata: 117′

Target: da 14 anni

La prima volta che ho visto questo film ho pianto, provato rabbia, un misto di emozioni difficile da decifrare. Poi con l’aiuto di qualche maestro ho capito la portata di quello che Sophie Scholl ci ha testimoniato. Per non vivere Giornate della Memoria solo con pregiudizi o visioni di parte. Qui, sono i giovani a parlare.

Di cosa parla?

Monaco, 1943. Dopo la sconfitta nella battaglia di Stalingrado, il popolo tedesco è stanco, ma si rafforzano anche entusiasmi tra gli studenti universitari riuniti nel movimento di resistenza “La Rosa Bianca”, che sperano nella fine della guerra e del regime nazista. I due fratelli Hans e Sophie Scholl si propongono di distribuire in università volantini clandestini che denunciano i crimini del Terzo Reich. Subito scoperti, vengono arrestati e separati; quindi interrogati con durezza per farli crollare e denunciare i compagni. L’interrogatorio con l’ufficiale nazista diventa per Sophie una prova e un confronto su una diversa concezione di umanità. Mentre il processo sarà, prevedibilmente, una farsa con l’esito già scritto.

Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?

Partiamo dal fatto che la retorica in questo film è stata messa da parte, e già questo varrebbe un primo confronto con gli adolescenti (attenzione, davvero è  opportuno che i ragazzi abbiano raggiunto i 14 anni, perché il film non è per niente leggero e ci sono scene forti – no crude ma forti sicuramente). Farei anche notare che il film non è un tripudio di svastiche o simboli nazisti, quanto un resoconto di quella realtà che spesso viene oscurata. Punto di forza del film sono l’amicizia e la fede, così come il rapporto con i genitori, che spesso emerge da considerazioni di una dei protagonisti, Sophie. Sì, Sophie, la nuova Giovanna D’Arco, l’Antigone di Sofocle ci ricorda che il suo martirio è in grado di sciogliere i cuori più duri. Anche qui, quindi, una storia di amicizia che si sviluppa in un contesto storico-sociale drammatico.


Del 2007 è l’ultimo film drammatico che ho apprezzato e di cui voglio parlarvi.

UN PONTE PER TERABITHIA

Durata: 94′

Target: da 11 anni

Ve ne voglio parlare perché è un film apprezzato anche in ambiente non cattolico e che permette quindi una proposta a 360°. Può essere oggetto di lettura banale oppure può essere occasione per discutere della fantasia come strumento per vivere meglio la realtà

Di cosa parla?

Jess, un ragazzino di 11 anni, sta attraversando un periodo difficile e spera di riscattarsi durante una gara sportiva, dove invece viene scalzato da una ragazzina appena arrivata a scuola. Anche Leslie sta subendo un attacco simile. Quindi… si sono trovati! Tra talenti da sfruttare e fantasia da raccontare, diventa sovrano di Terabithia. Finchè… tranquilli!!! Non spoilero!!!

Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?

A livello cinematografico è impossibile non cogliere per noi adulti un riferimento alle Cronache di Narnia!

Per i nostri ragazzi possiamo invece raccontare che la cosa più importante è trasportare la fantasia nella realtà, senza la necessità di rifugiarsi in un mondo completamente estraneo dal reale, perché la realtà poi chiede il conto. Ma per non far passare l’idea che la fantasia sia qualcosa di negativo, possiamo far capire come ci possa aiutare a vivere la realtà. Questa realtà parallela del sogno, se è vero che ci preserva da tante “cattiverie” che invece la vita non ci risparmia, può anche diventare una trappola strappandoci dalla bellezza del reale.

Di buono da discutere c’è anche questo rapporto di amicizia tra i protagonisti, tema che avete visto pervade tutti e tre i film che vi abbiamo proposto: “un rapporto tra due adolescenti che si aiutano nelle difficoltà e si affacciano a nodi delicati dell’esistenza, dai litigi con i compagni alle frustrazioni con i genitori, dai primi amori e perfino alle domande su Dio”.

Attenti: questa storia ha un risvolto tragico che non viene censurato perché fa parte della vita. Se avete figli che possono essere sensibili al tema della morte, vi consiglio di guardare prima voi il film.

 

Questi per me sono tre film fondamentali, sempre proposti in classe con grande coinvolgimento dei miei studenti. Ci sono appigli storici, matematici, … che possono essere approfonditi anche in famiglia.

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