Thomas More, un sant’uomo!

Thomas More , un marito, un padre, un politico, un uomo fedele a Dio.
Anche oggi vogliamo conoscere più da vicino un uomo riconosciuto santo dalla Chiesa, un illustre personaggio politico e storico che la lasciato ai suoi cari, ai contemporanei e a noi una testimonianza di fedeltà a Dio, di coerenza e di coraggio.
Thomas More nacque il 7 febbraio nel 1478 , figlio di avvocato di successo e giudice ricevette un’educazione di primo livello sia dal punto di vista intellettuale che morale; i suoi interessi all’Università furono di natura prevalentemente umanistica ma il padre, riconoscendo in lui notevoli qualità, lo indirizzò verso studi favorevoli a una carriera politica di successo.

La sua sensibilità e intelligenza trovarono comunque realizzazione: si dedicava alla musica, alla poesia: possiamo dire che era un intellettuale completo.

Fu molto amico di Erasmo da Rotterdam, amicizia nata ai tempi dello studio e durata una vita.

Proprio a Erasmo Thomas confessò il suo amore per il sacerdozio offuscato solamente dalla consapevolezza di essere attratto dal mistero del matrimonio.

Erasmo ricorda

“Non avrebbe trovato
in se nessun ostacolo a consacrarsi a quella vita,s e non il desiderio di sposarsi, preferendo essere un marito casto che un prete dissoluto.”

I suoi dubbi furono fugati quando conobbe la prima moglie Jane Colt da cui ebbe quattro figli, tre femmine e un maschio.

Purtroppo rimase vedovo giovane; in seguito, probabilmente per dare nuovamente una madre ai figli, si sposò con Alice Middleton di cui al caro Erasmo una volta scherzando confidò essere “né bella né puella” ma alla quale
dedicò tenerezza, amore ed attenzioni tanto da farle abbandonare un carattere brusco e riservato.

L’amico scriverà:

“Con lei la sua vita scorre dolce e serena qual fosse una giovinetta nell’età della grazia. Forse nessun marito ottiene dalla propria moglie tanta sottomissione con la severità e la durezza quanta ne sa ottenere lui con la dolcezza e le parole scherzose. Basti dire che è riuscito a far sì che quella donna non più giovane con un carattere tutt’altro che malleabile e ben radicato nelle cose pratiche, imparasse a suonare la chitarra, il liuto, il monocordo, e il flauto ..Con la stessa serena dolcezza e gaia dolcezza regge tutta la sua famiglia.

Alla famiglia appunto dedicava tempo e definiva il suo rapporto coi figli “la mia scuola” , avviandoli al pensiero, al ragionamento critico in una atmosfera sana e religiosa mai fanatica in cui
era bello pregare insieme.

La vita di sir Thomas fu un susseguirsi di successi professionali, ma egli era un cristiano vigile e conosceva il contesto in cui viveva. Era libero di notare ciò che non andava bene e di denunciarlo
utilizzando lo strumento della scrittura.

A lui dobbiamo il termine utopia: una immaginaria isola dotata di una società ideale di cui descrisse il sistema politico. (Utopia 1537). Sua opera anche il Riccardo III (pubblicato postumo).

Dotato di grande intelligenza e rigore morale era apprezzato a corte: ricoprì varie cariche politiche e divenne cancelliere del regno ma dovette dimettersi perché si oppose alla tendenza di Enrico VIII di porsi a capo della Chiesa in Inghilterra e alla sua politica matrimoniale; e quando il re gli impose il giuramento all’atto di successione che oltre il riconoscimento del divorzio da Caterina d’Aragona
e del matrimonio di Anna Bolena comportava la proibizione di ubbidire al Papa, rifiutò.

Fu allora imprigionato nella Torre di Londra, processato e condannato a morte .

Dalla Torre di Londra scrisse lettere alla famiglia cariche di affetto e da cui traspariva una serena lucidità: la decisione di rifiutare, con quanto comportava, era stata da lui valutata più volte.

Ebbe occasione di incontrare più volte la figlia maggiore Margaret, alla quale mostrò grande amore paterno.

Thomas amava la vita ma l’ha offerta a Dio per amore della verità, a difesa del matrimonio cristiano e contro la menzogna.

Nel momento della prova, la più dura (non tanto, il timore della morte, quanto vedere la sofferenza sul volto dei suoi cari), Thomas non si è tirato indietro dando a tutti noi una testimonianza di fede e coerenza eccezionale.

Riconoscendo il valore della Chiesa e del matrimonio ha dato testimonianza alla verità profonda dell’uomo.

Ha fatto sue le parole di Gesù che indicavano la croce come salvezza, nell’abbandono della propria vita per ricevere quella vera. E la speranza di quella gioia lo appagava già.

San Thomas More padre amorevole e attento,
guidaci verso la conoscenza e la tenerezza
affinchè siamo genitori capaci di educare i nostri figli ai valori della vita cristiana.
San Thomas More cristiano coerente e fedele
aiutaci a non temere di testimoniare in ogni situazione nei nostri ambienti di vita la verità sul bene
della vita e della famiglia .
Amen

Nicoletta
Si definisce una “convertita” perché ha maturato la fede in età adulta. Dal giorno del matrimonio con Luigi la Grazia non è mai mancata e dalla loro unione sono nate Maria Francesca e Elisabetta. Cerca di conoscere ogni giorno un po’ di più sulla bella storia di Amore che Dio ha scritto e vuole continuamente scrivere con noi.